di Paola Ronco
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Oggi è la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, e io vorrei dire una cosa molto semplice.
Perché va bene essere tolleranti e comprendere i disagi di tutti, ma ci sono anche dei limiti.
Perché ne ho sempre incontrati, da che ho memoria. Vanno in giro tranquilli e sono proprio come noi, tanto che a volte è difficile distinguerli. Dico a volte, perché di solito fanno di tutto per distinguersi ed esibirsi, come se dovessero compensare misteriosi traumi infantili.
Ricevono un sacco di spazio in televisione e sui giornali. Spesso si lamentano di essere discriminati, e riescono a dirlo senza che gli venga da ridere.
Ce ne sono molti più di quanto si immagini, e possono essere sia di destra che di sinistra, checché se ne dica.
Sono sinceramente convinti di essere persone perbene, di non essere offensivi, di dire cose ovvie per chiunque.
Loro pensano di avere ragione, sempre e comunque, e invece diffondono il male e la menzogna.
Nel migliore dei casi provocano grande imbarazzo, soprattutto per chi li conosce, nel peggiore portano dolore, violenza e sopraffazione.
Insomma, avete capito di chi sto parlando.
E penso proprio che sia ora di dirlo chiaro e tondo, una volta per tutte.
Omofobi, fatevene una ragione. In questa galassia e in tutte le altre, i veri anormali siete voi.