La definizione di giallo sociale sta un po’ stretta a “Tutto come ieri”, perché riesce ad andare oltre la semplice denuncia, oltre il disvelamento delle storture quotidiane della vita in cui spesso ci imbattiamo e che non vogliamo vedere. Questa storia non ha nulla di confortevole, anche quando sembra cedere per un attimo a una carezza, si scopre che la mano è foderata di carta vetrata, per smontare stereotipi e false consolazioni.
Michele Marolla su MilanoNera