Su “La Repubblica”

Qui di seguito il testo integrale dell’articolo di Donatella Alfonso

su La Repubblica del 25/01/2019

Di mestiere scrivono, nella vita condividono la casa e i sogni, e dopo aver scritto molto in proprio hanno trovato un’idea che li ha appassionati entrambi. Il risultato è il detective Paolo Nigra, nuovo investigatore nella prolifica terra del giallo-noir italiano, ma diverso da tutti gli altri: perché è gay dichiarato. E il primo caso di cui — almeno letterariamente — dovrà occuparsi, è la morte misteriosa di un ragazzo della Genova bene, ritrovato morto al Porto Antico dopo aver partecipato ad una festa a sostegno delle unioni civili.

Parte da qui Nuvole barocche.

La prima indagine di Paolo Nigra (edito da Piemme) e firmato da Paolacci&Ronco, cioè Antonio Paolacci — ultimo titolo lo stupefacente Piano americano — e Paola Ronco, autrice tra l’altro di La luce che illumina il mondo, arrivati da tempo a vivere a Genova, come tradisce, oltre che l’ambientazione, l’ispirazione da De André: Ma il cielo è tutto rosso di nuvole barocche/ sul fiume che si sciacqua sotto l’ultimo sole.

Ma da dove viene la scrittura a quattro mani?
«E’ stata una cosa molto spontanea — dice lei — io avevo deciso di non scrivere più, poi di fronte all’idea ho detto ad Antonio “scrivi tu” e invece ci è venuto facile: perché non lo scriviamo insieme?».

L’idea, allora: perché un investigatore gay?

«L’idea nasce dal fatto di voler avere un personaggio classico del giallo all’italiana, un investigatore ma anche un personaggio positivo che risolve i casi ma è anche un rappresentante di una categoria osteggiata dalla società italiana» dice Paolacci.

E Ronco: «l’omofobia sta andando oltre il limite di una nazione civile, un atteggiamento che sta crescendo».

Ancora una volta, ci si affida a un giallo per raccontare il paese che cambia: una scelta semplicistica?

«Tanti lettori cercano una lettura che a prima vista può sembrare semplicemente intrattenimento — è la risposta — in realtà come lettori di gialli abbiamo visto che chi scrive gialli riesce a dire molte più cose della società italiana, e si riesce a parlare in maniera più fruibile e adatta a un pubblico largo».

Che sembra decisamente pronto ad accogliere Paolo Nigra e le sue avventure, sia investigative che private, come il rapporto con il compagno Rocco.

«Possiamo dirlo, nasce una nuova serie. Il secondo è già in cammino e stiamo scrivendo il terzo», annuncia Paolacci. Debutto giovedì 31 gennaio alla Feltrinelli, insieme a Bruno Morchio.

Donatella Alfonso

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